“…should I lock the last open door? My ghosts are gaining on me.”

Non sono entrati in casa, ma mi hanno invaso lo stomaco.
Quei solchi profondi sul legno della porta restano in bella vista, a ricordarmi che basta un piede di porco per buttar giù la mia serenità.
Non sono entrati in casa, ma forse hanno avuto poco tempo.
Mi sento arrabbiata, impotente, spaventata.
Come se, improvvisamente, non fossi più capace di non sobbalzare ad ogni minimo rumore, correndo a controllare il pianerottolo dallo spioncino.
Sono sempre stata gelosa dei miei momenti di solitudine casalinga, ma oggi vorrei invitare qualcuno, chiunque, a prendere un caffé, a far due parole, ad aiutarmi a sopportare il volume esageratamente alto della TV.
E’ una sensazione invadente, involontaria, che mi fa sentire un po’ stupida.
Ma passerà.
Anche questa passerà.

Categorie: Ordinary li(f)e, Somebody told me | 11 commenti

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11 pensieri su ““…should I lock the last open door? My ghosts are gaining on me.”

  1. Io quando sto da sola ho paura dei mostri, quelli già stanno dentro, figurati, escono dagli armadi e dagli sgabuzzini. Nessuno meglio di me può capirti.

    Solo per strapparti un mezzo sorriso.

    Un abbraccio :*

    • Me ne hai regalato uno intero, invece! 🙂
      Da qualche parte, dovrei avere una vignetta carina che ritrae una bimba che mangia pop-corn davanti alla TV, seduta insieme ad un grosso mostro.
      La didascalia dice qualcosa tipo: “Il miglior modo per combattere i mostri è farseli amici”.

  2. É la sensazione di sentirsi violati che spaventa. Vedila come una fortuna che non sono entrati: il fortino é salvo. Non spaventarti troppo,difficilmente ci riproveranno,disturbati una olta,diventa troppo difficile. Un abbraccio.

  3. firesidechats21

    Al posto tuo mi sentirei allo stesso modo! Cioè, la sensazione di veder violentata (sì esatto, violentata) Casa è terribile al solo pensarci…coraggio ragazza agreste! ;D

  4. Mi dispiace tantissimo 😦
    Quando ero più piccola, un ladro è entrato in casa nostra. Ha avuto “solo” il tempo di rubare dei gioielli e poi fuggire, prima che mia madre rischiasse di sorprenderlo, attirata dal rumore.
    Mi dispiace per gli averi di mia madre, ma forse è stato meglio così. Odio il pensiero che qualcuno potrebbe entrare in casa mentre non ci siamo e mettere a soqquadro tutto. Sono gelosa delle mie cose (più che altro di quello che rappresentano per me) e il pensiero che qualcuno possa averle anche solo toccate penso mi farebbe diventare isterica.

    • Capisco che intendi.
      E’ l’idea che qualcuno possa violare quello che per noi è un rifugio, un posto sicuro, dove poter abbassare le difese ed essere sereni.
      Semplicemente Casa, ecco.
      E’ quello che mi lascia turbata, non l’idea del furto in sé.
      Che prendano pure il pc o la tv (anche perché non c’è altro di valore, qui dentro), chi se ne frega.
      Per gli strumenti musicali starei decisamente peggio, ok, ma prima o poi me ne farei una ragione.
      Però la sensazione di intrusione emotiva è già dura da mandar giù adesso che, tutto sommato, non è successo nulla, figuriamoci se dovessero riprovarci e riuscirci. 😦

  5. Valerio

    Io oooooodio i ladri…. Dannati bastardi… Che gli venga un accidente.

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